I PARASSITI INTESTINALI PARTE 1
Cari amici, quante volte abbiamo sentito parlare dei cosidetti “vermi” nei nostri amici a quattro zampe?! ma li conosciamo veramente?! Iniziamo allora a studiarli un po’ più da vicino. Quello dei parassiti intestinali è un problema molto frequente nel cane e nel gatto, la cui gravità varia in base al tipo di parassita, al grado di infestazione, all’età e alle condizioni fisiche dell’animale colpito. Fra i parassiti di più comune riscontro, specialmente nei cuccioli, ci sono gli ascaridi, vermi bianchi e rotondi, che da adulti possono misurare anche 15 cm! L’infestazione avviene tramite quattro modalità: 1) prenatale per migrazione transplacentare delle larve dalla madre ai feti. 2) lattea per migrazione mammaria delle larve nel latte (maggior fonte di contaminazione nei gattini) 3) ingestione di uova infestanti: il contatto diretto con le uova, tramite ciclo orofecale, è molto facile, attraverso il leccamento di pelo, zampe, dopo una passeggiata al parco, in terreni contaminati con deiezioni deposte da animali con ascaridiosi. 4) ingestione di un ospite intermedio (generalmente piccoli roditori). Un piccolo numero di vermi in un cane adulto e sano può passare inosservato, ma infestazioni più massive, specie nei cuccioli, possono determinare diarrea, vomito, scarso assorbimento del cibo e di conseguenza ridotta crescita. La diagnosi si effettua tramite esame delle feci microscopico per centrifugazione; occasionalmente si possono rinvenire i parassiti adulti nelle feci o nel vomito.
Per la terapia esistono varie opzioni (compresse, sciroppo, pipette) da dosare in base al peso dell’animale. E’ buona regola raccogliere ed eliminare quanto prima le feci deposte dall’animale trattato, per limitare la contaminazione ambientale e il rischio per altri animali. Inoltre andranno trattati contemporaneamente tutti gli animali conviventi con il soggetto colpito. Un’altra cosa fondamentale da ricordare è che questo parassita infesta anche l’uomo!! Particolare attenzione va riservata ai bambini, che potrebbero contagiarsi portandosi le mani alla bocca, senza averle accuratamente lavate, dopo aver giocato con il cane o il gatto, o dopo contatto con il terreno contaminato dalle uova. Regolari esami delle feci, almeno una volta all’anno, permettono di tenere monitorato lo stato parassitario dei nostri amici, e di tutelare anche la salute delle persone!
Dottoressa Serena Bacco Dott. Cav.
Antonio Silvestri