I PARASSITI INTESTINALI PARTE 3
Cari amici,
questo mese, sempre a proposito di parassitosi intestinali, faremo la conoscenza della Giardia, una patologia molto diffusa ma spesso poco conosciuta (e poco ricercata), importante per la salute degli animali e soprattutto delle persone, dato che si tratta di una zoonosi, cioè di una malattia trasmissibile da animale ad uomo.
L’infezione in cani, gatti e uomo è causata da Giardia duodenalis, un protozoo, parassita microscopico che tramite ingestione di cibo o acqua contaminati da materiale fecale contenenti le cisti del parassita, o per contatto ano – bocca, arriva nell’intestino della specie ospite.
Qui le cisti maturano e liberano il parassita che aderisce alla mucosa e ne distrugge le pareti. Le nuove cisti vengono espulse con le feci contaminando l’ambiente e mettendo a rischio di contagio altri animali, compreso l’uomo.
efficaci i normali vermifughi, ma è necessaria una PRECISA terapia prolungata per cinque giorni consecutivi. La terapia farmacologica va abbinata ad un’accurata pulizia ambientale, perchè le reinfestazioni vanificano il trattamento terapeutico.
Il modo più efficace per prevenire l’infezione da Giardia è evitare l’ingestione di cisti contaminate. Le feci di animali infetti devono essere rimosse prontamente dall’- ambiente, le superfici contaminate disinfettate con candeggina o composto di sali quaternari di ammonio. Poiché la trasmissione avviene per via oro-fecale e in presenza di diarrea è possibile l’imbrattamento del pelo, per evitare infestazioni sarebbe opportuno un bagno accurato dell’animale affetto, specialmente nel caso in cui viva in comunità.
Le cisti sono molto resistenti e possono sopravvivere per diversi mesi al di fuori dell’ospite, in condizioni umide e fredde. In animali adulti l’infezione può non dare sintomi evidenti, ma in soggetti deboli o nei cuccioli può portare a debilitazione cronica, dimagrimento e ritardo nella crescita sino alla morte. I sintomi possono variare da lievi disturbi addominali a forti crampi, con diarrea acquosa e maleodorante, spesso è presente muco sulla superficie e si possono ritrovare nelle feci notevoli quantità di sostanze grasse non digerite.
Per la diagnosi è sufficiente un campione di feci per effettuare lo specifico test che in pochi minuti ne rivelerà la presenza o meno. Per il trattamento purtroppo non sono efficaci i normali vermifughi, ma è necessaria una PRECISA terapia prolungata per cinque giorni consecutivi.
La terapia farmacologica va abbinata ad un’accurata pulizia ambientale, perchè le reinfestazioni vanificano il trattamento terapeutico.
Il modo più efficace per prevenire l’infezione da Giardia è evitare l’ingestione di cisti contaminate.
Le feci di animali infetti devono essere rimosse prontamente dall’ ambiente, le superfici contaminate disinfettate con candeggina o composto di sali quaternari di ammonio. Poiché la trasmissione avviene per via oro-fecale e in presenza di diarrea è possibile l’imbrattamento del pelo, per evitare infestazioni sarebbe opportuno un bagno accurato dell’animale affetto, specialmente nel caso in cui viva in comunità.
Dottoressa
Serena Bacco
Dott. Cav.
Antonio Silvestri